Una bella giornata quella di ieri, Agrano di Omegna ha ospitato la prima prova valida per il trofeo Ghidoni. Non tutti i crossisti erano presenti, alcuni tra i big prenderanno il via domenica prossima, ma questo non ha tolto spettacolarità ad ogni competizione.Partiti da casa con tutta la famiglia, raggiungiamo in gran ritardo il ritrovo.. la tecnologia nei posti dove occorre, invece che aiutarti ti abbandona.. a volte la "vecchia" cartina la si rimpiange. La prima novità è all' iscrizione, ogni categoria ha una serie di numeri differenti così da non confondere atleti, giudici e spettatori; per i primi tre della classifica finale dello scorso anno, partenza in pole-position! Io ho il primo tra le donne, il 900. Quest' anno la mia categoria parte come seconda gara, non vi nascondo che preferivo la prima partenza.. giusto per una questione di "riscaldamento"; mi adatterò.. la stagione è lunga.Avete notato la mia performance? Beh.. che ne dite?! ....buuuuuu! A parte gli scherzi, non ho sicuramente dato il massimo.. le gambe avrebbero spinto anche più forte, solo che manca tutto il resto! A partire dal fiato e dal ritmo, che non avendo fatto competizioni, lasciano un po' a desiderare. Ho avuto un gran mal di schiena per quasi tutta la corsa, credo sia dovuto al cambiamento di bici, passare dalla strada al cross in un giorno non è stata un' ottima idea, ma per questo è solo questione di un po' di tempo. Che dire, la solita super Simo è partita in testa e ci è rimasta fino alla fine; io più staccata ho fatto la corsa in solitaria al secondo posto, più dietro l' amica Renata completava il podio. Anche papà Fausto è arrivato secondo.. così cominciamo la sfida famigliare in parità!In questo percorso sono stati ben segnalati dall'organizzazione i pericoli, ma non sempre il pericolo si trova nel tracciato. Ieri qualcuno ha avuto un pericolo in più.. chiamiamolo pure un pericolo fantozziano.. avete presente la famosa scena "in sella alla bersagliera"? Beh, questo signore che vedete nella foto, non solo ha scampato il pericolo.. ma con una grande grinta ha continuato a gareggiare.. non tutti avrebbero fatto lo stesso. GRANDE!!
Dieci anni a correre un sogno.. poi un bivio. Prendere o lasciare? Lasciare.
Il ritorno nel mondo amatoriale. Non c'è storia, se la bici l'hai nel sangue.. non la molli più.
Campionessa regionale e italiana di ciclocross individuale e staffetta ACSI, in carica, nella cat. "woman 1" , dopo quella del 2014.
Tre le maglie di campionessa italiana ciclocross Udace, nel 2010, 2011 e 2012 nella staffetta.