Dalla neve al fango

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un tifoso speciale - foto A. Travison
Dopo quattro giorni in altura, ho ripreso la bicicletta e mi sono presentata a Garbagnate Milanese, per l'ennesima gara di ciclocross.
In montagna è andato tutto bene, ho imparato le cose basilari e devo dire che quando sono riuscita a fare le prime curve, il divertimento è raddoppiato! Anche con lo snowboard però, le cadute sono frequenti e i dolori si presentano la sera e la mattina al risveglio. Tutto sommato è andata benone, le ore di lezione e la compagnia sono state buone.. certamente più avanti, ripeterò l'esperienza.
Per l'ennesima volta, anche mercoledì il percorso era totalmente infangato. La parte nel parco era abbastanza pedalabile, anche se alcune curve erano un po' scivolose, soprattutto nel finale di gara; nel campo invece si faticava molto di più, dopo solo due giri non c'era un tratto dove non fosse passato nessuno e quindi la ricerca della miglior traiettoria era quasi inutile. Il tracciato di Garbagnate è uno tra quelli che più mi si addicono, su e giù, curve e tratti tecnici; ben disegnato dagli organizzatori. Le donzelle alla partenza erano sei, tre donne A e tre donne B. Poco prima del via, un minuto di raccoglimento per ricordare i cicloamatori di Lamezia Terme tragicamente scomparsi qualche giorno fa.
Ore 13.30, si parte.. e mentre noi corriamo, ancora una volta si verificano furti alle auto degli atleti. Le auto prese di mira sono quelle non adiacenti al percorso, poco visibili da tutta la carovana. Ragazzi, occhi aperti... diamo una controllata ognuno per tutti, solo così possiamo avere un minimo di sicurezza in più.
foto A. Travison
Parto, sono in terza posizione, curvo all'interno e mi ritrovo in prima, faccio i tre ostacoli e dietro di me la seconda è già staccata. Che faccio, vado o resto? Opto per andare, non sento il solito mal di gambe, il fiato c'è. Faccio il mio primo giro in solitaria, con qualche secondo di vantaggio sulle avversarie. Inizio del secondo giro, sempre al comando; poi incomincio a sentire un po' di affanno... ci siamo, sono i minuti in cui calo. A metà del tracciato si rifà sotto Etossi e poco dopo anche Fanchini, che come al solito prende vantaggio su tutte e si invola verso il traguardo. La Etossi la vedo davanti, il distacco non è per nulla abissale. Cerco di raggiungerla ma quando mi sembra di poterla andare a prendere, il manubrio sfiora il fettucciato e si ingarbuglia. Inevitabile la caduta a rimbalzo, quel tipo di fettucciato di colore blu si rompe difficilmente. Qualcuno mi aiuta a districare la bici, salgo in sella e riparto... ma ormai altri secondi persi. Nella parte dopo il traguardo, dove c'erano i sali-scendi tra una curva e l'altra, mi sorpassa Stagnoli, che gentilmente avvisa ma... lo vedo un po' poco lanciato e mannaggia, mi si pianta davanti al secondo strappetto. Ho provato ad incitarlo "alè alè Robi", niente da fare, giù dalla bici e di corsa, poi di nuovo su e via; altri secondi persi. Alla fine della corsa mi dice che è riuscito a farmi arrabbiare.. "ma va là, non sarebbe cambiato nulla lo stesso". Anche nel tratto dentro al parco, nella doppia curva posta dopo gli ostacoli... cado. La velocità era molto bassa, non ho nemmeno avuto il tempo di realizzare cosa ho sbagliato che mi sono ritrovata a terra, anche questo per fortuna è stato un morbido atterraggio. Ancora secondi persi. Ad uno degli ultimi passaggi sotto al traguardo, Priori dice i distacchi: 47" dalla prima. Pensavo di andare peggio essendo stata ferma, invece non è andata poi così male, terza piazza assoluta (seconda tra le A), ma sensazioni decisamente migliori.
fine corsa - foto S.Gimmelli
Quello che non mi sarei mai aspettata è stato l'attacco deciso del mio rivale-amico Pagani; ormai mancava un terzo di giro e pensavo di averla spuntata. Invece quatto quatto si fa sotto, in un silenzio quasi irreale, spezzato solo da una voce che dice "vai Ste, vai!". Lo vedo sfrecciare a doppia velocità, nessuna reazione da parte mia... mi tocca segnare anche sta volta.
Dopo una mezza giornata uggiosa, le premiazioni ci aspettano al caldo e come sempre sono preziose e generose. Un plauso a tutti gli addetti della Garbagnatese, che ogni anno allestiscono una tra le più belle e ben organizzate competizioni di ciclocross.


Classifica donne:
1^ Barbara Fanchini
2^ Simona Etossi (1^donna A)
3^ Cristina Cortinovis
4^ Sabrina Bellatti
5^ Clara Perletti
6^ Simona Bona




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