Nonno Arnaldo, questa è tutta per te!

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Crosio della Valle è il paese che domenica scorsa ha ospitato la carovana del trofeo Garbo, carovana che nonostante il periodo di festa in avvicinamento, era piuttosto triste e malinconica... forse non proprio tutta la carovana, ma in moltissimi si notavano gli occhi e le espressioni spente. La mancanza in questa competizione, di due personaggi quali nonno Arnaldo e Lollo, si è fatta veramente sentire.
foto A.Priori
Le gare continuano e nonostante l'aria e le temperature gelide, in tanti rispondono alla chiamata dell'ennesima prova di questo master, targata salumificio Colombo. Il tracciato è stato fatto nel solito campo, presentava: tratti innevati e alcuni ghiacciati, discesine, curve, rettilinei, ostacoli e rampetta da fare con bici in spalla.. insomma un po' di tutto. Un giro veloce per vedere il percorso e per provare la pressione dei tubolari, poi il "cambio d'abito" con tutti gli accorgimenti per combattere il gran freddo. Nonostante ciò, mi sono sentita a mio agio in pantaloncini, così non ho dovuto litigare in corsa con gambali o ginocchiere. Riscaldamento sui mitici tre cilindri, i miei amati rulli, dove la concentrazione era superiore a tutto quel che mi girava intorno; mi sentivo come in una campana di vetro: c'ero io, la mia bici e la convinzione di voler vincere.. per un motivo che mi girava in testa da ormai una settimana.
Nove donne al via come quasi la scorsa domenica, anche se le atlete non erano le medesime. La partenza vede subito in testa per i primi 200 metri la campionessa italiana di mtb, Simona Etossi. Ma prontamente la tricolore di ciclocross "donne B" passa a condurre, come è solita fare in tutte le gare alle quali compete. Io mi piazzo in terza posizione.. come al solito! Passato il primo ostacolo, ho notato la difficoltà nello stare in equilibrio della Etossi, che sembrava non essere a suo agio nel primo tratto innevato e ghiacciato, così poco prima della curva più difficile del tracciato (quella sulla neve dove si cambiava la direzione di marcia), ho sorpassato velocemente la mia rivale sulla destra e mi sono portata alla ruota della Fanchini. Solitamente cerco di non fare partenze a tutta perchè poi accuso nel secondo-terzo giro; ma in quel momento mi sentivo bene, già con le gambe calde e che girando, promettevano bene. L'unica cosa ostica era l'aria gelida che si respirava con la bocca e che faceva raffreddare la gola, rendendo la respirazione un po' più affannata. Per tre quarti di gara, il distacco dalla Fanchini era veramente minimo, 5-6 secondi. Io recuperavo molto nelle curve, mentre lei, più possente, prendeva metri di vantaggio nei rettilinei. Dietro, con la coda dell'occhio vedevo che ai primi giri, c'erano in lotta la mia compagna Bellatti e la Etossi; quest'ultima la tenevo sotto controllo, perchè visto il mio consueto calo (che poi non c'è stato), sapevo che sarebbe venuta a prendermi. Dopo soli due giri però, il divario era notevole e facendo riferimento ad alcune curve, notavo che ero in continuo vantaggio su di lei. Nei pochi momenti di grande affanno, avevo un unico pensiero nella testa: "nonno Arnaldo"; tutto il resto delle voci e del tifo (che ringrazio), in quei momenti sembravano dissolversi e la concentrazione diventava sempre più imponente. Al terzo giro, non pensavo più a chi c'era dietro; gli obiettivi erano vincere nella mia categoria "donne A" (con le più forti atlete presenti) e tentare di riprendere quella maglia tricolore che avevo davanti. In alcuni tratti del percorso pensavo "ora ti riprendo", segno che la testa e la condizione stanno crescendo di giorno in giorno e questo me lo hanno dimostrato anche chi in corsa e a fine corsa, mi ha incitata e si è complimentato per la performance.
foto S.Gimmelli
Nonostante andassi forte, nel finale di gara Stefano Pagani mi ha ripresa e staccata, davvero incredibile lo stato di forma che sta attraversando il mio amico-rivale; c'è un netto distacco in classifica.. non gli avrò mica dato troppi punti?! (vi ricordo che la classifica la trovate in alto a destra "Cortinovis vs Pagani").
In uno degli ultimi giri, ho sbagliato due curve, complici le montagnette di terra che hanno fatto le talpe; non sono caduta ma ho perso l'equilibrio ed ho rallentato completamente l'azione, perdendo così dei preziosi secondi. Al suono della campana ho tirato un sospiro e ho fatto l' ultimo giro a tutta, ripensando a quello che evevo e stavo per fare. Al traguardo (con circa venti secondi dalla Fanchini), con le braccia al cielo ed  un unico pensiero:
"NONNO ARNALDO, QUESTA E' TUTTA PER TE!"

foto C.Catizzone




CLASSIFICA DONNE:
1^ Fanchini Barbara
2^ Cortinovis Cristina (1^ donne A)
3^ Etossi Simona
4^ Bellatti Sabrina
5^ Barbero Silvia
6^ Perletti Clara
7^ Caimi Patrizia
8^ Paoletti Marika
9^ Della Valle Alessia



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