Clamas: per voi!

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Sole e temperatura mite a Moncrivello, per l'ultima competizione del 2013 e ultima in maglia Clamas.
Mi fa un po' strano sapere che poi indosserò un'altra divisa, dopo tanti anni andare via da un team dove ti sei trovato sempre bene, non è una passeggiata. Ricordo l'esordio tra gli amatori, dopo quattro anni che smisi di correre da donna elite, approdai con mio fratello a questa squadra un po' per caso, nel 2007, perchè trovammo ad una gara su strada i fratelli Pivotto. Parlando di ciclismo e dei rispettivi passati nelle competizioni, ci dissero che esisteva un trofeo di ciclocross e che avremmo dovuto provare a farlo. Noi che in federazione avevamo già fatto questa disciplina, non ci pensammo molto e prima mio fratello, poi io, mi convinsi a riprendere a fare le gare. Mai scelta fu così azzeccata! Sette anni con i colori giallo-neri, capitanati da Claudio Masnaghetti che insieme alla moglie Graziella, ci hanno accolti e fatti sentire a casa. Devo ammettere che io, sono sempre stata stra-coccolata e per questo vi ringrazio di cuore!
La nostra scelta di voltare pagina per chi non lo sapesse, è solo una "mossa pubblicitaria", in quanto avendo un negozio di biciclette, quale miglior modo per pubblicizzarsi, se non cucirsi addosso il nome della nostra attività?
Il tragitto da casa al luogo della competizione è stato un rivivere questi anni e un continuo pensare che avrei voluto concludere con una bella vittoria, una a modo mio.
Al primo colpo d'occhio il percorso sembrava piacermi, anche perchè a terra vedevo fango! Mi preparo e vado a provarlo, uno spettacolo, un ciclocross degno di essere chiamato tale! Per questo bisogna ringraziare la regia di Gianni Riconda e tutti quelli che si sono messi a picchettarlo.
Siamo in undici a lottare questa domenica, presenti tutte le più forti. La partenza avviene in un tratto di strada sterrata e rettilinea, la prima a mettere tutte in fila è sempre lei, Fanchini con a ruota Etossi che diventerà la sua compagna di squadra per il prossimo anno, a tallonare le due ci sono io. Finito lo sterrato, curva secca a destra e su per una bella rampa, dove troviamo alcuni ometti belli piantati, così si comincia a fare un po' di gimkana, poi giù in discesa in mezzo al fango! Da qui parte la mia avventura in solitaria. Lascio scorrere la bici senza frenare, sono più decisa di loro, così le passo entrambe e comincio a menare. Un piccolo tratto di terreno compatto, poi entriamo nella parte che più mi piace: infangata, tecnica, piena di curve in contropendenza, ostacoli e una rivetta da fare a tutto gas. Qui riesco a dare il meglio di me, non ho paura di scivolare, i tubolari tengono alla grande, pressione perfetta e gambe che girano bene. Ad ogni cambio di direzione cerco di vedere dove sono le altre, giro dopo giro, i secondi aumentano, il tifo c'è. Dovrei cambiare bici perchè comincia ad essere troppo piena di terra, ma non avendo la stessa bici di scorta, prendo il rischio di fare un altro giro, voglio avere più vantaggio per essere più tranquilla, perchè so che con la "seconda" non ho la stessa tenuta nel fango. Un piccolo imprevisto mi deconcentra un po', sono finita con il piede sinistro dentro al bancale rotto in precedenza, un male boia! Mentre accenno a tirare fuori il piede, la scarpa si sfila e penso "ora va tutto a rotoli", invece non so come, ma ho avuto l'istinto di pensare una cosa e farne un'altra. Con tutto il peso della gamba, schiaccio il piede e riesco a calzare la scarpa, anche se il tallone di Achille urla dal dolore. Qualche secondo di sconforto e poi mi dimentico di tutto. Faccio un altro giro a tutta, recupero parecchi uomini e questo da morale, anche perchè alcuni di loro non li ho mai ripresi. Cambio la bici, azzardo meno nelle curve, qualcuna la faccio a piedi perchè il tubolare scivola, non voglio rischiare. Ricambio bici, chiedo quanto distacco ho e qualcuno mi dice "puoi andare anche a piedi", nel frattempo cerco di vedere dove sono le altre ragazze ma non le vedo e ne sono strafelice, il vantaggio è ottimo.
Arrivo al traguardo sola, ma con tanta gente che mi fa i complimenti, ho centrato in pieno l'obiettivo della giornata, vincere alla grande l'ultima gara in maglia Clamas!



Classifica

1^ Cortinovis Cristina - donne A
2^ Fanchini Barbara - 1^ donne B
3^ Etossi Simona - donne A
4^ Di Prima Daniela - donne B
5^ Profumo Samanta - donne A
6^ Ottria Michela - donne A
7^ Di Massimo Patrizia - donne A
8^ Bertocco Silvia - donne A
9^ Perletti Clara - donne B
10^ Cantamessa Paola - donne B
rit. Lucia Rossi (guasto meccanico)






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