Borgo d'Ale

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Un suono inconfondibile attende il mio risveglio: è quello della pioggia, sorrido perchè per me è come ci fosse il sole. Ci attende un viaggio un po' lungo, verso la terra piemontese, Borgo d'Ale, in casa Riconda. Acquazzoni e cielo plumbeo per tutto il tragitto. Una volta giunti al ritrovo, notiamo la mancanza di corridori, è santo Stefano, giorno di festa, probabilmente in molti hanno scelto di allungare le gambe sotto il tavolo. A poco a poco arriva sempre più gente, mentre scende sempre più pioggia e l'aria si fa sempre più "frizzante". Siamo in tanti ad arrivare dalle mie zone, segno che i veri crossisti non temono tempo e distanze. Qualcuno mi dice "Non esistono condizioni meteo avverse. Esistono solo uomini arrendevoli", concordo! Organizzatori e giudici decidono di fare un'unica partenza, siamo circa 65 "bambini" che non vedono l'ora di sguazzare per il percorso.
Il circuito è più o meno quello dello scorso campionato italiano, tecnico, da spingere e bello pesante, un vero ciclocross.
La categoria delle donne è tra le più numerose e questo è un "vanto" per noi, perchè la donna crossista non è ben vista da tutti... e questo lo dimostra il comportamento poco garbato di certi maschietti in corsa, che per fortuna si possono contare sulle dita di una mano. Ma si sa che l'uomo senza la donna, è perso! :-)
In sette al via, è subito battaglia, davanti io, Fanchini e Profumo, che fa una partenza super e tiene un buon giro, segno che se vuole, anche in terreni scivolosi e infangati migliorerà gara dopo gara. Dopo il primo giro, vuoi per il freddo, per la pioggia, per il "proceddu" mangiato a Natale o, semplicemente perchè non ne avevo, mi stacco dalla ruota della Fanchini, che ha una pedalata migliore della mia. Faccio fatica a stare in sella su tutte le rampe, ho la ruota dietro che gira a vuoto, su cinque pedalate tre le perdo, inutile dannarsi, giù e via di corsa. Nonostante il dover non mollare di gambe, ma soprattutto di testa, devo ammettere che mentre pedalavo mi divertivo un casino, in mezzo all'acqua e al fango, la bici dovevi lasciarla andare e non domarla perchè altrimenti finivi in terra. La Fanchini prende un buon margine, tant'è che non riesco più a vederla davanti. Non demordo e cerco di dare tutto, nonostante a metà gara il freddo e la pioggia prendevano il sopravvento sul mio corpo; i piedi ormai non li sentivo più.
Per chi legge potremmo sembrare dei matti, ma solo provando a ciclocrossare potreste capire di cosa "viviamo" e perchè amiamo così tanto certe condizioni.
Negli ultimi due giri mi riprendo, comincio a carburare ed aumento il ritmo, davanti riesco di nuovo a vedere la Fanchini, che però ha guadagnato sufficientemente vantaggio per tagliare il traguardo da vincente; io arrivo seconda assoluta e prima di categoria, infreddolita ma abbastanza soddisfatta.


Classifiche
1^ Fanchini Barbara - donne B
2^ Cortinovis Cristina - 1^ donne A
3^ Di Prima Daniela - donne B
4^ Profumo Samantha - donne A
5^ Bertocco Silvia - donne A
6^ Perletti Clara - donne B
7^ Cantamessa Paola - donne B


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