L'ultima, la più bella.

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La fine della stagione crossistica per gli atleti del nord-ovest equivale a dire: Auzate. Erano un paio di anni che mancavo a questo appuntamento, causa influenza, ma questa volta sono riuscita ad essere presente, nonostante raffreddore e voce "andata in cantina", come dice la mia piccola nipote.
La condizione in crescendo, mi ha permesso di disputare la gara, come vorrei che fossero quasi sempre: a tutta, combattute e divertenti. Direi che questa è stata proprio la migliore, non per il risultato in sé, ma per come l'ho "corsa": con la testa ed il cuore. 
Il percorso era a tratti veloce, a tratti tecnico ed insidioso ma soprattutto, molto faticoso! Una delle parti più difficoltose per me, è stata la splendida scalinata ricavata nel bosco. (Metto il video di Orlando Borini, così se non c'eravate potete vederlo Video Auzate 2013 ).
Ben nove le donne alla partenza, tutte pronte a darsi battaglia per l'ultima "gloria" della stagione. 
Meritano tutte di essere citate: Bellatti, Caimi, Bertocco, Profumo, Fanchini, Perletti, Grendene, Nicolini ed io.

Al via si porta in prima posizione Bellatti ed io subito a ruota ma, nella parte asfaltata, alla mia sinistra vedo spuntare il body tricolore della Fanchini che senza indugiare, ci sorpassa e si porta al comando. Il mio pensiero diventa cupo, noi siamo partite decise ma lei  ancora una volta, ha dato dimostrazione di partire alla grande. Ci sarà da soffrire, lo sento. Non riesco a tenere il passo, così mi ritrovo in terza posizione, sola. Alla fine del primo giro, sento il fiato sul collo, le altre ragazze stanno risalendo con prepotenza la classifica. Profumo Samantha pare essere in forma, in più ha dalla sua, dei rettilinei dove poter spingere i rapporti. Così anche lei la vedo avanzare con passo deciso, prima passa e stacca me, poi più avanti vedo che sorpassa Bellatti. Cerco di reagire, di far passare il fiato corto e gelido, di "schiarire" il pensiero. Giù un dente, poi un altro, rilancio e punto la ruota di Bellatti; non mi fermo e vado oltre. So che se non fermo l'azione, sarà tutto di guadagnato. Così sarà. La scalinata, bella quanto dura da salire, la faccio tutta d'un fiato, cercando di correre il più possibile, anche se in alcuni punti devo mettercela tutta per "scalare" l'altezza tra un gradino e l'altro. Mentre la percorro, tante scarpe battendo sul terreno, provocano una singolare "melodia"... piacevole per chi sa anche "ascoltare" la corsa. Una volta in cima sembra di tornare in libertà, risalgo in bici al volo e rilancio. Voci conosciute mi incitano, una su tutte perchè più insistente in questa giornata, è quella della compagna del grande Lucio Pirozzini. "Adesso a tutta!". L'ho ascoltata e tenuta dentro alla mente. 
Gli occhiali mi infastidiscono, ancora una volta li lancio via e da lì in poi, la visione cambia. Il distacco da Samantha è diminuto a tal punto che ci ritroviamo appaiate. Due ex elite, si ritrovano come già accaduto durante la stagione, a battagliare. Una serie di scatti e controscatti, sia da parte sua che, da parte mia. Il tifo per me ed il tifo per lei. Il suo primo allungo lo fa nel tratto "dietro", dove c'era la salitella sterrata. Prende qualche metro, ma nel tratto tecnico prima dell'arrivo, recupero e cerco subito di partire per togliermela dalla ruota. Il vantaggio dura poco, quella piacevole melodia che sentivo sulla scalinata, si trasforma in una melodia da "paura". Il rumore dei tacchetti aumenta sempre più, segno che Samantha è lì ed infatti, mi passa e si riporta al comando. Tre giri nei quali nessuna delle due ci sta a perdere. Giri in cui, ci siamo scattate in faccia a più non posso, ma anche studiate, lasciate davanti a cuocere. Una bella sensazione, che mi riporta indietro negli anni, quando tutte le gare su strada si correvano in questo modo. Un piacevole ritorno al passato. Lo scatto decisivo è stato il suo, nel solito tratto sterrato, ha reagito ad un sorpasso di un altro atleta, ma poi è quasi saltata. Ed io che ho marcato sin dal primo colpo di pedale la sua ruota, ho proseguito l'azione. Suona la campanella, ultimo giro. Lei non molla, io nemmeno. Il tratto di asfalto lo faccio a tutta, spingo alla grande, le gambe ci sono. L'ultimo sguardo al vantaggio e via, a testa bassa. Giù in picchiata verso il bosco, discesa tecnica e carogna, tratto di sentiero e di nuovo, bici in spalla per affrontare l'ultima scalinata. L'unico rumore di tacchetti che sento è il mio, fantastico.. ci sono quasi. Mezzo giro al termine in solitudine, mai stata così contenta di essere sola. Posso finalmente tirare il fiato, perchè sono giunta al traguardo. Ottimo secondo posto e vittoria tra le più giovani.


Queste sono le gare che adoro fare per me stessa e per voi che ci assistite e tifate.

Complimenti anche alla mia avversaria, in crescendo nel ciclocross. 

Arrivederci alla prossima stagione.



Classifica:
1^ Barbara Fanchini
2^ Cristina Cortinovis
3^ Sabrina Bellatti
4^ Samantha Profumo
5^ Clara Perletti
6^ Monica Grendene
7^ Patrizia Caimi
8^ Roberta Nicolini
9^ Silvia Bertocco


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Foto Max Villani
Foto Gianni Riconda
Foto Samuele Pizzi
Foto Stefano Costa
Cronaca a cura del Velo Club Casalese